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La Fortezza di Montepulciano, dove hanno sede anche gli uffici del Consorzio, è il frutto di un importante intervento di restauro che ha visto impegnati il Comune, gli stessi produttori di Nobile ed un patner straniero, la Kennesaw University della Georgia (USA). Grazie alle risorse raccolte questo edificio è stato restituito ad una piena fruibilità pubblica. Ospita infatti anche mostre d'arte, spettacoli, incontri, corsi ed altre attività culturali.

La nuova ENOLITECA CONSORTILE si affaccia sul chiostro dell'Antica Fortezza di Montepulciano e permette l'accesso a un magnifico giardino interno, con vista panoramica sul Tempio di San Biagio e sulla Val di Chiana e la Val d'Orcia. E' quindi il luogo ideale dove poter scoprire e degustare i vini delle aziende associate al Consorzio del Vino Nobile (circa 100 etichette al giorno disponibili) oltre a una selezione di prodotti tipici, guidati dall'esperto personale presente. Per approfondire la conoscenza dei diversi prodotti sono a disposizione due format di degustazione - assaggio o calice - in completa autonomia grazie agli innovativi Wine Dispenser utilizzabili con card ricaricabili.Tra storia, arte e paesaggi mozzafiato, il miglior modo per scoprire il Vino Nobile di Montepulciano.

Ciò che caratterizza maggiormente l’Enoliteca è il pavimento di cristallo che consente di ammirare i ritrovamenti archeologici situati nel sottosuolo. La superficie trasparente rivela infatti alcune cisterne e cavità ritrovate nel corso dei lavori nei locali retrostanti il cortile principale della Fortezza che sono state anzitutto liberate dai detriti e da materiali vari che erano serviti a regolarizzare i piani di posa delle pavimentazioni ottocentesche, recuperando ceramiche medievali. Quasi al termine dell’attività di scavo è stata individuata una struttura muraria a secco, di tipo circolare, di rilevanti dimensioni (circa 5,50 metri di diametro interno per complessivi 7-8 metri, compresa la muratura e lo strato impermeabile esterno in argilla), al cui interno sono stati trovati manufatti di epoca etrusca e romana. Pur avendo approfondito il deposito di solo poche decine di centimetri, per evitare danni alle strutture murarie medievali, sono venuti alla luce frammenti di antefisse, di tegole dipinte, di pesi da telaio, di “pietra fetida” e di intonaco dipinto, riferibili a edifici di prestigio e di rappresentanza del passato. Il ritrovamento ha confermato la frequentazione più antica dell’acropoli di Montepulciano, già verificata con il recupero negli anni ’90 di materiali etruschi alla base della Fortezza e rappresenta la conferma da sempre attestata delle fonti, anche antiche, che ponevano sulla cima del colle poliziano un abitato o un santuario d'epoca etrusca arcaica.

 
Tradizone, calore e autenticità